lunedì 27 ottobre 2008

Alberto Corradi

Disegni d'infanzia di Alberto Corradi (età presunta 5/6 anni)


Dinosauro

Tribe

Dark moon

Dark punk


Gli occhi e il tempo - cover provvisoria (2008)
Calavera (2008)

L'uso del colore

Oltre alle dimensioni, alla simmetria, al movimento e alla pressione dei tratti, uno degli elementi da tenere presente, nella comprensione del disegno infantile, è il colore.
Dando un'indicazione di massima, le tinte pastello, stese in modo leggero, sono espressione di sensibilità, dolcezza e di una affettività ricca, mentre le tinte forti, marcate, sono il segnale di sentimenti intensi sia di amore che di aggressività.
In generale, i bambini ben inseriti nel contesto sociale, usano in media cinque colori diversi quando disegnano, invece i bambini più piccoli, i più introversi, si limitano a uno o due colori. Fino agli 8 anni la scelta del colore non è realistica ma assume un valore emotivo, simbolico: colorare in modo inconsueto una o più parti della figura umana è un messaggio da interpretare.

Il rosso è il colore dell'energia, della passione, dell'emozione. E' quasi sempre presente nei disegni dei bambini, è il colore con cui i bambini elaborano gli impulsi ostili.

Il giallo è il colore che i bambini associano al sole, alla luce. E' il colore dell'energia, dell'apertura, suggerisce sensazioni di calore benessere ma se è dominante può anche essere interpretato come espressione di aggressività.

Il blu è il colore della calma, della profondità emotiva e del pensiero. Se dominante è indicativo di un forte autocontrollo.

Il verde è il colore della natura, dell'equilibrio, della quiete, della speranza ma se dominante può nascondere pigrizia o inibizione.

Il viola è considerato il colore della sensibilità e fusione con l'altro. Se dominante può indicare un eccessivo senso di responsabilità che grava sul bambino.

Il marrone rappresenta la soddisfazione fisica ma anche la prudenza. Il bambino usandolo eccessivamente potrebbe voler comunicare che soffre di un disagio fisico.

Il bianco è il colore della luce poiché racchiude in sé i sei colori dello spettro luminoso e quindi viene anche inteso come un non colore. Il bambino che lo usa in modo eccessivo può vivere problemi di comunicazione e momenti di solitudine.

Il nero è la negazione della luce è il colore della paura, del dolore, dell'angoscia ma è indicativo anche di riservatezza, di pudore e di una interiorità ricca.

giovedì 23 ottobre 2008

Arte infantile

Nel 1882, a Bologna, durante un temporale, lo storico d'arte Corrado Ricci trova riparo sotto un portico. Mentre aspetta che il temporale passi osserva con attenzione le pareti del portico e scorge strani disegni: il muro è ricoperto da impronte di mani e nella zona più bassa mani di bambino. Ricci ne rimane a tal punto colpito da iniziare una serie di studi e conferenze che sfociano nella pubblicazione del volume L'arte dei bambini. Ha così inizio il problema dell'arte infantile.
E' ampiamente dimostrato come i disegni infantili abbiano esercitato una fascinazione sui più grandi pittori dell'epoca: molti studiosi hanno cercato le somiglianze tra i lavori di bambini e quelli di artisti di fama mondiale come Kandinskij, Mirò, Klimt e Klee. Un estimatore del disegno infantile è lo stesso Picasso a cui si attribuisce la seguente frase (in verità mai accertata): «Quand j'avais leur age, je dessinais comme Raphael, mais il m'a fallu toute une vie pour apprendre à dessiner comme eux».
Tuttavia questo non deve spingere a conclusioni affrettate secondo cui in ogni bambino vi è un genio artistico: il fatto che alcuni disegni infantili ci colpiscano piacevolmente non ci deve fare pensare che essi abbiano un'intenzione artistica, perchè ciò che manca è la consapevolezza, la coscienza del fare arte.
Come spiega Achille Bonito Oliva*: “[...] a prima vista, infanzia e creazione artistica, possono offrire delle sincronie e anche delle adiacenze; invece, a mio avviso, la creazione artistica è la più lontana possibile dall'elaborazione infantile del gioco, dall'universo dei bambini. Intanto, nell'arte, l'artista, creando dimentica a memoria le tecniche che ha a disposizione e ne inventa delle nuove. Il bambino invece non ha nulla da dimenticare, ma casomai ha da documentare, nel senso che utilizza il linguaggio, anche quello del corpo, per documentare e documentarsi [...] l'artista immagina in preda a un eccesso di consapevolezza, si stordisce durante il processo creativo [...] diciamo che tra arte, artista, bambino e infanzia c'è questa dicotomia: da una parte c'è l'infanzia che serve a vestire l'uomo, che lavora per potenziare l'uomo. Dall'altra c'è l'arte che serve a mettere a nudo l'umanità”.

*intervista condotta da Sergio Risaliti contenunta nel volume pubblicato in occasione della mostra "Bambini nel tempo" tenutasi a Mantova, Palazzo Te (9 maggio - 4 luglio 2004).

lunedì 20 ottobre 2008

Squaz

Squaz : "Che io ricordi, questa è la mia prima storia completa. Avevo circa nove anni e se ne deducono varie cose, la più ovvia è che divoravo fumetti di supereroi. Va detto che in alcuni numeri, oltre alle storie regolari, comparivano delle storielle-parodia e a queste ultime, più che agli eroi ufficiali, mi ero evidentemente ispirato. Invece nei dialoghi mi pare di riconoscere il marchio indelebile della mia insana passione per "Alan Ford". Anzi, non mi pare: lo so.
Il dettaglio interessante è che questa, come le altre storie che andavo facendo, veniva da me scrupolosamente spillata come fosse un giornaletto vero. I primi germogli dell'autoproduzione, si può dire. Oltretutto, essendo in copia unica, venivano inconsapevolmente incontro alle esigenze di futuri collezionisti (cioè mia madre, alla quale li regalavo con grande nobiltà d'animo). Praticamente, oggi non hanno prezzo. Almeno per mia madre...".






La più pazza storia di... Bulk e l'Uomo Bagno (9 anni)




locandina per Fumettando 2008


Monkee's Blues


Something in the (H)air



tavola per XL

lunedì 13 ottobre 2008

Il test dell'albero di Koch

Il disegno di un albero viene ritenuto l'equivalente di un autoritratto.

Karl Koch divide l'albero in tre parti:

le radici: sono la parte nascosta di una pianta, forniscono nutrimento e àncorano l'albero al terreno. Esse rappresentano la parte più inconscia e istintiva dell'Io, sono espressione della capacità del soggetto di radicarsi nella realtà e sono la parte da cui il soggetto stesso trae energia vitale.

il tronco: è espressione dell'Io vissuto. Analizzarne forma, dimensione, inclinazione significa studiare il carattere e la vita cosciente del soggetto.

La chioma (e quindi anche i rami): rappresenta la capacità del soggetto di interagire con l'ambiente ed è anche espressione della vita mentale del soggetto (aspirazioni, interessi e ideali).

Nell'effettuare questo test, per evitare diagnosi errate e superficiali, occorrono prudenza e le necessarie competenze psicoterapeutiche oltre che grafologiche.

Thomas Campi

Thomas Campi: "Credo di avere disegnato Alberi a 7 anni e, riguardandolo ora, capisco da dove nasce la mia passione per i colori forti come il rosso. Bei tempi davvero! Un bambino riesce a disegnare con l'energia e l'istinto libero da preconcetti e ragionamenti, ed io, con calma, provo in qualche modo a tornare a quel momento".

Alberi (7 anni)


Insonne (2005)


Falso ritratto di bambino (2008)

venerdì 10 ottobre 2008

Lo sviluppo del disegno

Il bambino, attraverso il disegno, riproduce una realtà interiore: non esprime cioè una fotografia della realtà ma il modo in cui vede la realtà.

Il disegno infantile si sviluppa in quattro stadi:

1° stadio delle macchie: il bambino, prima che compia un anno di vita, lasciato libero di fare ciò che vuole, riesce a realizzare delle macchie.
2° stadio degli scarabocchi: già dal secondo anno di vita, il bambino crea delle linee orizzontali, verticali o circolari. Verso i 3 anni inizia a dare un nome ai suoi scarabocchi anche se i disegni sono incomprensibili.
3° stadio dell'abbozzo: in questa fase il bambino cerca di rappresentare la figura umana, la casa ed altri oggetti noti. La figura umana è rappresentata per mezzo di un arco che tende a chiudersi, i tentativi si moltiplicano finchè il bambino, intorno al 4 anno, è in grado di abbozzare un omino testa-gambe.
4° stadio dell'omino testa-gambe: più passano i mesi e più i bambini sono in grado di arricchire il pupazzo testa-gambe con particolari sempre più dettagliati come gli occhi, il naso, la bocca, le mani e via dicendo.

Negli anni successivi si sviluppano sempre più il senso delle proporzioni e un uso dei colori più vario.
Verso i 12 anni può capitare che il bambino perda interesse per il disegno che deve essere ora realistico.

martedì 7 ottobre 2008

Ilaria Grimaldi

Ilaria Grimaldi: "Finalmente ho ripescato i miei disegni!!! Risalgono al paleozoico ed erano tutti in una scatola di cui ignoravo l'esistenza. Ho trovato i ritratti della mia famiglia di quando avevo tre anni..(da notare che mia nonna sputa fuoco...ignoro il perchè)".


nonna Elena



Zio




Cugino




Fight to win (2008)

Cupido Gennaro (2008)



Ho trovato anche la fine di una imbarazzante storia dell'ispettore Tap, (fine buonista... non so cosa l'ispettore avesse fatto per meritarsi una vacanza) e una famiglia di primitivi su un rinnoceronte a pois.

Ispettore Tap (8 anni circa)



Rinoceronte a pois (10 anni)

giovedì 2 ottobre 2008

Michele Penco

Michele Penco: "Ecco alcuni dei disegni realizzati durante la mia bambinite...cioè, per ora, sono quelli più vecchi che ho trovato!
Appartengono ad una storia realizzata a circa quindici/sedici anni, ispirata a dei racconti dell'autore americano Nathaniel Hawthorne, che riadattava i miti greci.
Questo in particolare era il mito della Chimera e Pegaso.




Chimera e Pegaso (15 anni)


"Mentre questi altri due disegni in bianco e nero sono tratti da un gioco che facevo con mio fratello che consisteva nell'andare da una scena ad un'altra, raccogliere degli oggetti, usarli con l'ambiente, parlare con la gente: tipo avventura al computer, ma disegnata :) L'ambientazione era ispirata al mondo di Lovecraft".




Questa tavola fa parte di una storia che ho fatto a Parigi quest'estate


Michele Penco (2008)